Credito d’imposta autotrasportatori: cos’è e come ottenere il nuovo contributo del Decreto Aiuti
La riduzione accise gasolio è stato il primo intervento a favore degli autotrasportatori; una misura che ha subito diverse estensioni e che attualmente prevede che le nuove aliquote siano rideterminate fino all’8 luglio.
Credito d’imposta autotrasportatori: cos’è
Il Decreto Aiuti ha riconosciuto un credito d’imposta del 28% relativo alle spese sostenute nel primo trimestre 2022 per l’acquisto di gasolio utilizzato in veicoli di categoria euro 5 o superiore; il calcolo è al netto dell’imposta sul valore aggiunto comprovato mediante le fatture d’acquisto.
L’agevolazione messa a disposizione dal Governo è cumulabile con altri benefici che hanno ad oggetto i medesimi costi, a condizione che il cumulo non superi il costo sostenuto.
Il credito d’imposta può essere utilizzato esclusivamente in compensazione; non concorre alla formazione del reddito d’impresa e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive.
Agevolazione autotrasportatori: chi può richiedere il credito d’imposta
L’agevolazione autotrasportatori spetta a coloro che utilizzano veicoli di almeno 7,5 tonnellate; sono escluse le categorie di veicoli al di sotto dell’euro 5.
Nello specifico è riservato alle imprese che hanno sede legale o stabile organizzazione in Italia ed esercitano attività di trasporto, come indicato nell’art.24-ter del TUA (Testo Unico delle Accise).
È necessario quindi che siano rispettati i seguenti requisiti:
- essere iscritti nell’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto terzi;
- essere in possesso della licenza di esercizio dell’autotrasporto di cose in conto proprio e iscritte in apposito elenco.
Il credito d’imposta autotrasporto può essere richiesto anche per i veicoli che si occupano di trasporti specifici.